lo.li.ta

"LO.LI.TA." Logical little tablets.

 

Sintesi, visibilità, leggerezza, molteplicità, trasportabilità.

Questi gli elementi caratterizzanti della recente personale presso lo studio 6 a Verona.

Ogni elemento è parte di un insieme che come tale rafforza il suo peso ed il suo impatto di visibilità esso nella sua sintesi compositiva vuole rappresentare ciò che di fatto è l' auspicio dell' autore che da sempre opera e propone interventi che ruotano attorno al concetto di trasparenza fisica e comportamentale nella consapevolezza dell' appartenenza e della condivisione dialettica di insieme di un gruppo di un territorio di una Haimat,  non fisica, bensì mentale di rapporto quindi mobile parafrasando P. Handke.

Ogni singola formella é realizzata in MDF materiale complesso tecnologicamente avanzato molto duttile e nello stesso tempo semplice nella sua proposta estetica sintesi di un ragionamento coerente anche per l'uso dei pigmenti coloranti per legno allo spirito che non permettono ripensamenti in quanto  condizionati dall'assorbimento del supporto che obbligano l'autore ad una massima chiarezza progettuale.

Molteplicità e trasportabilità, formelle unificate a misure che traggono spunto da riferimenti  puramente simbolici e che in un'ulteriore tensione comunicativa si staccano dal muro in un'apparente sospensione avanzando leggermente verso lo spettatore per permettere un' ulteriore e ravvicinata attenzione alla visione del singolo dopo aver fruito dell'insieme a parete.

Duecento quaranta elementi che colpiscono inizialmente per la sola presenza fisica e che solo attraverso l'analisi successiva permettono l' acquisizione dei criteri compositivi che costituiscono il secondo piano di lettura.

Difatto lo sviluppo compositivo procede linearmente per mediane nella logica di 3, 5, 7, 9 numeri che hanno un senso se collegati alle affinità da cui parte l'autore vicino a quelle idealità che tende a definire ebraiche le radici del pensiero moderno, e proprio dall' indagine sulle radici del pensiero spurie dalle sovrastrutture dal plusvalore aggiunto e sulla comprensione e la critica alle successive devianze omologative e conformiste da cui parte e si sviluppa la ricerca .

La complessità fisica strutturale antropomorfica viene sintetizzata dall' involucro che lascia trasparire attraverso una sintesi estetica accettabile ed accettata nell'eccezione più comune il complesso meccanismo che cela. E' questo il ragionamento che ci riporta all'attenzione del singolo elemento godibile sì, ma solo se si entra in contatto, non con il solo valore estetico, ma attraverso il dialogo con la sua fisicità materica.

VERONA- Marzo/Aprile '96