Non mi ritengo un artista, preferisco definirmi un operatore culturale ad ampio raggio. Le opere esposte in questa istallazione, lo testimonieranno.
Esse sono la sintesi di un pensiero che percorre un decennio, un decennio in cui il mercato globale si è imposto con tutte le sue contraddizioni di cui oggi cominciamo a sentire le pesanti conseguenze. Non è mio costume produrre cose che non abbiano un forte significato e presentino la necessità di essere realizzate infatti “la società attuale produce un sacco di rifiuti, montagne, vallate di rifiuti, prima di realizzare qualche cosa vale la pena pensare se è davvero necessario”.
Così, Talk show tele novelas serial dibattiti e anche finti programmi culturali producono effetti devastanti, riempendo di spazzatura i nostri cervelli distraendoci, rendendoci partecipi della vita di altri che spesso non esistono. Il reale ed il virtuale, si confondono sempre più.
La capacità distraente, condizionante e subdola dei media ti coinvolge quotidianamente con problemi minimali, un esempio: il bambino con nome e cognome foto etc scomparso (molti di noi hanno figli, come non essere quindi in apprensione) ma ci sono i niño de rua che quotidianamente scompaiono o vengono sfruttati o maltrattati sono un’infinità in tutte le parti del mondo così come lo sono quelli devastati dalle guerre, “grazie” agli strumenti che con scarsa sensibilità i paesi più avanzati e potenti distribuiscono, spesso fomentando o provocando le stesse guerre attraverso bugie, ben confezionate, ma il peso del primo prevale.
Questa strategia della COMUNICAZIONE mi turba profondamente poiché essa ha cambiato e sta cambiando in noi la percezione della realtà e nel contempo è la distruzione della Nostra diversificazione culturale. Tutto omologato ai fini del mercato unico globale e diseguagliante.
Le istallazioni che presento, sono la sintesi estetica di una lunga riflessione, vediamo quindi il significato delle tre composizioni:
-La prima una semplice lettura del mio, quotidiano e personale rapporto di relazione, amici artisti, critici galleristi storici letterati politici operatori culturali o compagni d’osteria, tutte persone reali concrete che esistono con le quali mi relaziono: il mosaico dei miei rapporti.
La ripetizione di diverse scene stanno a rappresentare il desiderio di ricordare.
-La seconda rappresenta un mondo d’inganno evidenziato dai fotomontaggi improbabili e forzati che segnalano il pericolo di rappresentare te stesso come qualche cosa di sganciato dal resto dall’uomo-massa in un ruolo da protagonista, tra personaggi di primo piano, di tutti i tempi.
E’ in fin dei conti questo, il messaggio che il mercato vuole passarti: la tua unicità, necessaria a farti desiderare il prodotto che sarà solo tuo e ti renderà “come loro”. Perché uomini della storia e non del cinema o dello spettacolo? Perché i messaggi sono molto più sottili e coinvolgono tutti i settori della società e quindi del mercato.
-Tu hai ragione di sentirti personaggio si ma tra quelli con cui vivi e condividi la realtà unica e vera, palpabile.-
( pensate, studi inglesi hanno associato il calo del desiderio e dei rapporti sessuali all’aumento della frequentazione dei siti porno, un calo che ha fatto entrare in crisi moltissimi matrimoni, quindi anche la più istintualità carnale riesce a piegarsi di fronte al virtuale).
Le diverse scene si ripetono poiché la menzogna diviene realtà quanto più viene ripetuta.
-Ed infine la terza, la scacchiera colorata: dei colori traducono le attività settimanali di un mio studente, in questo caso “La settimana di Valentina” dell’Istituto statale d’Arte di Trieste.
Cosa significa?
In passato ho avuto periodi di difficoltà dai quali sono riuscito a venirne fuori, grazie al consiglio di un’amica, semplicemente tenendo un’agenda. Non un diario bensì segnavo semplicemente ciò che avrei dovuto fare e successivamente ciò che avevo fatto.
Questa pratica mi è servita a riportare i piedi per terra, ricredere in me stesso e darmi degli obiettivi perseguibili.
Così, chiesi ai miei studenti, senza anticipare loro il perché, di attivarsi per una settimana con un esercizio associando un colore alle varie attività quotidiane quantificando il tempo. La settimana successiva chiesi loro di ricomporre i colori nelle scacchiere qui esposte, spiegando loro alla fine il motivo per cui li avevo coinvolti nell’esperimento, ovvero farli riflettere sui loro impegni e la distribuzione quotidiana del loro tempo reale, alla fine sono migliorati e hanno dato ottimi risultati agli esami.
E’ tutto.